Lei non era troppo sicura, chissà,
forse l’avrebbe lasciato lo stesso,
ma così non si può, non si sa, non è chiaro,
se qualcuno decide per te non è uguale
se non sei tu a recidere quel pezzo di stoffa, non vale.
Così quella sera si erano salutati normale, con qualche promessa
e si sono ritrovati il mattino con tanta incertezza.
Ma hai visto che sta succedendo, qua è tutto un casino
Sì, dobbiamo fermarci, forse è anche il momento opportuno.
Lui magari l’avrebbe continuata a cercare,
ma sentiva che lei gli sfuggiva, non era cattiva,
ma recalcitrava
lui le lasciava lo spazio che lei gli faceva capire,
ma poi sono stati interrotti come una curva
che si ferma un attimo prima del mare.
Lei ora sta a guardare il soffitto per ore,
a volte non va nemmeno a mangiare
Lui tra spinelli, computer, il cane e una madre curiosa
a volte si ferma sotto al portone a guardare la luna.
Lei con la testa su un libro, i pensieri più strani,
si fruga la tasca e ci trova un biglietto.
Non lo aveva mai visto, ha la testa confusa
chissà dove stava, lo apre curiosa:
“Ti aspetto, non vado, prima o poi finirà,
se guardi la luna te lo dirà”
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