Roger Waters The Wall 1 ottobre 2015

Caro Ruggero, è chiaro che un colossal rock di queste proporzioni convince. La storia musicale che ti porti dietro convincerebbe chiunque, figurati noi altri ultra cinquantenni, che ti seguiamo da quando eravamo ancora in fasce e le puntine Sennheiser già ballavano con Interstellar Overdrive e Arnold Layne. Convinci perfino le generazioni dei ventenni di oggi che di Syd non sanno una beata cippa, eppure cantano con il dito alzato Comfortably numb e si commuovono con Hey You. Sappiamo tutto di te, delle tue […]

Un barlume di verde

Quando finisce l’estate, eppure hai la certezza che non sia ancora passata, quando le giornate si accorciano ma sono ancora abbastanza lunghe da stare in giro fino a tardi, quando il tepore sulla pelle ti dá ancora un brivido, quando le piogge non sono ancora così lunghe da farti pensare all’autunno, quando ti senti coinvolto da quel momento che sta tra il caldo e il l’umidità: allora è arrivato settembre. Dicono: Ecco, adesso sì che […]

Suda l’anima

Suda l’anima, negli anfratti metafisici, i contatti immaginifici di scenari quasi onirici. L’anima a sud, fa parabole incantate, parole incatenate. Lo sguardo fotografa, prigioniero dell’afa. Suda l’anima mentre i raggi dell’etere trafiggono palpebre leggere. A nord dell’anima, la pelle si sbriciola, la mente si isola. Nessun refrigerio, solo la musica ottempera l’aria, regina totale di atmosfera coloniale. L’anima suda, di materia e calore. Più a sud dell’anima, come se fosse amore.

Mantenere l’amore

L’amore non è un contatto fugace di sguardi Spingendo un carrello nel supermercato Alla cassa sei pieno di mille riguardi Forse pensi: sono già innamorato. Poi nel caffè le parole sembrano accordi Suadenti le voci senza ricordi. Man-tenere l’amore vuol dire tenerlo per mano è come il vento che regge un aeroplano è una cosa di piombo, di ferro e di acciaio  una cosa grandiosa di cui non senti alcun peso è un treno che […]

Message in a bottle

Facile arrivarci? Nemmeno per sogno. Circondati da grandi infrastrutture, una lunga autostrada da una parte che porta verso nord ovest e una lunga autostrada dall’altra parte che porta verso nord est, la regione è come imbalsamata dentro un imbuto di montagne, colline e mare. Come un misterioso pezzetto di carta dentro una bottiglia. Al suo interno una superstrada la attraversa a metà come quando tagli la pizza prima di dividerla in quattro. Così come la Basilicata […]

PUTENZA E’.

1.8 PUTENZA E’ Putenza è nu sole amaro Putenza è n’addore d grano. Putenza nun ten mill’ color Putenza ne tene un solo perchè i palazzi, le strade e gli uffic’ sò dipint tutt cu u grig’. Putenza tene nun sacc d’ verde ma nisciun riesc’ a vererl’ Ind au centro storico t puoi fà na camm’nata ma i graffitari l’hann tutta mbrattata. Putenza è a voce di vecchiariell che s’abbascia chian chian, perchè i […]

La pioggia di cemento

Un aneddoto, chiedono quelli che non c’erano ancora e sono tanti, sono le nuove leve. E cosa gli dici che non è ancora stato detto dopo 34 anni? Frughi nella memoria – quel poco che é rimasta- e trovi la storia di G., uno cresciuto a ’68 e a Giorgio Gaber, anzi uno che un giorno mi disse: “Ma tu lo conosci il Dialogo tra un impegnato e un non so“? Io non sapevo nemmeno quello […]

La ballata del cameriere emigrante

E’ una terra che si ama solo quando ci si allontana una terra che si odia quando stai morendo di inedia Non sei un genio ma nemmeno un assassino stai fermo a rimirare il tuo cammino e se vivi ancora con la tua famiglia non è perchè di lavorare non ne hai voglia. Hai provato dei concorsi e dei colloqui di lavoro ma hai ancora dei rimorsi a lasciare questa terra senza futuro. C’è tua […]

L’allenatore e il ragazzo di quartiere

Un giorno un ragazzino di 13 anni entrò nel palazzetto CONI in una fredda serata di ottobre. Attraversò, emozionato e a piedi, il lungo ponte di Montereale, provenendo da quella che, in quel tempo, era ancora una periferia. L’ingresso al palazzetto era di quelli che al ragazzino sembrava un tempio dello sport, anche se in realtà era poco più di una palestra. Lui aveva giocato, fino a quel momento, solo nei playground dai salesiani con […]

Bruce Springsteen, Napoli, 23 maggio 2013

Piazza del Plebiscito è già in trepidante attesa da ore e ore prima delle 20, ora fissata per l’inizio della magìa. La gente, consapevole delle previsioni del tempo, sta spesso con gli occhi alle nuvole minacciose, cercando, con lo sguardo della speranza, di allontanare la minaccia. Sul selciato della piazza l’attesa è paziente: un concerto del Boss si aspetta sempre sapendo di essere, tutti insieme, protagonisti di un evento. Poi, d’improvviso, alle 18 esce, a sorpresa, […]

L’uomo dell’ultimo passaggio

Antropologicamente, devo confessarlo, il lucano mi ha sempre interessato e incuriosito, specie quando è nato e residente nel capoluogo di regione. Se dovessi trovare una definizione per spiegare l’homo potentinus, non esiterei a definirlo: in bilico. Che non è una brutta cosa, anzi. Essì, poiché il potentino classico ha reinventato un suo personalissimo modo di essere, sempre a metà strada tra l’aria disinvolta del dandy e la professionalità dello yuppie, continua ad essere anche per gli studiosi più […]

U spazzin’ (pur oggi è na giurnata malamente)

Nu spazzin pulisc u marciapiede quann u sol ancora nun è asciut po’ avza l’uocchi pè verè che temp fa pur stammattin a giurnata è nuvolosa adda fa subb’t a finì d faticà Vuò vrè ca pur oggi è na giurnata malament Amma piglià u mbrell n’ata vota E amma camminà cu l’uocchj nterra Senza nisciun ca si vota pè salutà Ormai u mal tiemp nun ci cagna nemmeno l’umore u ciel è u stess […]

La ciocca bianca

I miei figli mi chiedono cos’è lo Stato Gli rispondo che è il paese in cui sono nato  non è un verbo coniugato al passato  è tutto ciò che abbiamo amato  è la bandiera che tanti ragazzi hanno onorato  è quella pace che hanno invano cercato  è la vita che tanti di loro hanno regalato. Battaglie sindacali finite sui giornali e poi svanite in una preghiera nelle cattedrali lotte di sangue inutili e banali ogni […]